Condizioni per l’Esecuzione della Pena nello Stato di Esecuzione
L’articolo 4, punto 6, della Decisione Quadro sul Mandato d’Arresto Europeo (MAE) stabilisce le condizioni per l’esecuzione della pena nello Stato membro di esecuzione. Le due principali condizioni richieste sono:
- La persona ricercata deve dimorare, risiedere o essere cittadina dello Stato membro di esecuzione.
- Lo Stato membro di esecuzione deve impegnarsi ad eseguire la pena in conformità al proprio diritto interno.
Decisione Quadro 2008/909/GAI: Questa norma ha sostituito la convenzione del 1983, eliminando il consenso obbligatorio del condannato al trasferimento per l’esecuzione della pena.
Interpretazione delle Condizioni da parte della Giurisprudenza
Le sentenze della Corte di Giustizia hanno fornito una chiara interpretazione dei termini chiave:
- Causa C-514/17 Sut: L’autorità giudiziaria deve verificare l’esistenza di un interesse legittimo per l’esecuzione della pena nello Stato di esecuzione.
- Causa C-66/08 Kozłowski: I termini “risiedere” e “dimorare” devono essere interpretati uniformemente in tutta l’UE, considerando elementi oggettivi.
- Causa C-42/11 Lopes da Silva Jorge: Non si possono escludere automaticamente cittadini di altri Stati membri dal beneficio dell’esecuzione della pena nello Stato di esecuzione.
Implicazioni Pratiche per lo Stato Membro di Esecuzione
Lo Stato di esecuzione deve dimostrare un reale impegno nell’applicazione della pena, evitando ostacoli amministrativi inutili. Inoltre:
- È vietato escludere automaticamente cittadini di paesi terzi senza una valutazione dei loro legami con lo Stato di esecuzione (Causa C-700/21 O.G.).
- Lo Stato membro deve fornire garanzie specifiche per l’esecuzione conforme della pena, evitando ritardi ingiustificati.
