Il Decreto Caivano, ufficialmente Legge n. 159/23, rappresenta un intervento legislativo fondamentale per contrastare il disagio giovanile, la criminalità minorile e garantire una maggiore sicurezza pubblica. Convertito dal decreto-legge n. 123/23, introduce disposizioni preventive, penali e socio-educative innovative. Questo articolo esamina in dettaglio le principali modifiche normative e il loro impatto giuridico.
Le Misure di Prevenzione per la Sicurezza Pubblica
Le disposizioni del Decreto Caivano si concentrano sull’ampliamento delle misure di prevenzione, come il DASPO urbano e il foglio di via obbligatorio. Estendendo il divieto di accesso ai minori e rafforzando le sanzioni per le violazioni, il decreto mira a contrastare fenomeni come il traffico di stupefacenti e i disordini pubblici, applicando regole più stringenti anche ai minorenni.
Modifiche ai Reati in Materia di Stupefacenti e Armi
Il Decreto aumenta le pene per il porto abusivo di armi e i reati legati alle sostanze stupefacenti, introducendo nuove norme come l’art. 421-bis per la pubblica intimidazione con armi. Questi interventi puntano a ridurre episodi di violenza e il traffico illecito.
Contrasto alla Violenza Giovanile e alle Baby Gang
Le modifiche normative mirano a contrastare il fenomeno delle baby gang, con l’introduzione di misure come l’avviso orale per minori dai 14 anni e il divieto di utilizzo di dispositivi informatici per reati commessi tramite tecnologia.
Impatti sul Processo Penale Minorile
Significative modifiche sono state apportate al processo penale minorile, tra cui limiti più severi per le misure cautelari e l’introduzione di percorsi di rieducazione per i giovani coinvolti in reati, privilegiando un approccio rieducativo.
Obbligo Scolastico e Sanzioni
L’art. 570-ter del codice penale trasforma l’inosservanza dell’obbligo scolastico in un delitto, punito con pene più severe, per garantire un maggiore impegno nell’educazione dei minori e ridurre l’abbandono scolastico.
Conclusione:
Il Decreto Caivano segna un passo importante nel rafforzare il contrasto al disagio giovanile e alla criminalità, con un approccio integrato che combina misure penali, preventive e socio-educative. Attraverso interventi mirati e nuove normative, punta a garantire una società più sicura e inclusiva.